Magazzino e atelier per Miriam Cahn

Stampa, 2014-2016

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L’edificio è un contenitore per materiali e opere e uno spazio di lavoro per l’artista.
Dal punto di vista compositivo, il prisma è monolitico e compatto, in aggetto su un basamento arretrato, nascosto da un’ombra profonda, che ne introduce una antitetica levità, come se il grande e pesante contenitore fosse “sospeso” sul terreno in pendenza tra la strada e il fiume.
Il tema è di costruire un edificio che tenga insieme due vocazioni: l’essere un capannone artigianale e l’avere un’impronta architettonica.
La soluzione risiede nella scelta del materiale, il calcestruzzo coniuga le due aspirazioni, è industriale ma il progetto del cassero gli conferisce espressività architettonica.
L’idea è di un calcestruzzo “povero”, il cassero deve lasciar intravvedere l’imprecisione.
La ricerca della soluzione corretta per controllare tale imperfezione è stata molto impegnativa e si è svolta attraverso prove e modelli in scala 1:1.
L’architettura si esprime con un linguaggio radicale, cls bianco che porta il segno del cassero “imperfetto” in assi grezze, finestre dall’ordine “gigante”, serramenti industriali in ferro.
Tutti i materiali sono ripetuti sullo stesso livello, a filo esterno, per dare l’impressione di aver messo tutto nel cassero.
La copertura è in ghiaia, senza lattoneria sostituita da una gomma sintetica, per conferire all’edificio uniformità di colore e materiale.

Pianta I Prospetto Est I Prospetto Nord I Prospetto Ovest I Prospetto Sud I Prospetto su strada cantonale I Sezione trasversale

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