Tribuna stadio, Gossau
Concorso di progettazione, 2019
Lo stretto edificio si estende su tutta la lunghezza dell’area di progetto. La piazza di fronte all’edificio - tra la palestra e lo stadio- diventa un viale, il cui inizio è situato centralmente negli impianti sportivi e la cui fine conduce l'utente all'area ricreativa boscosa.
La torre si innalza al di sopra di tutti gli altri edifici, guida gli ospiti in arrivo dalla stazione ferroviaria e dai parcheggi ai campi sportivi e diventa punto di riferimento e simbolo dell’FC Gossau. La sua materializzazione in plexiglass, illuminata di notte, la rende simile ad una grande lanterna visibile da lontano.
Il complesso a tre navate quasi simmetrico crea una controparte all'attuale palazzetto dello sport di Buchenwald con la sua struttura centrale rialzata (tribuna rialzata con tetto a sbalzo).
L'edificio utilizza principalmente due materiali, il calcestruzzo e il legno. Il calcestruzzo è usato per le strutture portanti, la tribuna rialzata e la copertura a sbalzo, mentre sono di legno i corpi bassi che ospitano tutte le funzioni accessorie.
Ampliamento strada, Mulegns
Collaborazione Prof. Lilli Licka architetto paesaggista, Vienna
Concorso di studio, 2018
La tipologia del luogo è definita da costruzioni che seguono la topografia del paesaggio.
L'Hotel Löwen, la casa bianca e la casa rossa sono un'eccezione al carattere rurale generale, anche nel loro rapporto con la strada sulla quale si affacciano in qualità di edifici rappresentativi.
Il progetto si basa sui seguenti punti: 1) mantenere la struttura urbana densa in prossimità della strada; 2) rinunciare alla costruzione di un edificio, il cui uso non è chiaro e che pertanto rischierebbe di rimanere inutilizzato; 3) accettare il fatto che il nucleo è modellato da una strada ad alto traffico.
Il progetto propone quindi di demolire la casa bianca, sostituendola con un volume di natura diversa ma in grado di preservare la densità caratteristica del luogo. Il nuovo volume è posizionato in corrispondenza dell’allargamento della strada. Il muro di cemento battuto racchiude un giardino nascosto, il quale ospita specie vegetali locali rare, che vale la pena di proteggere, e forma una sorta di archivio paesaggistico.
"Quadras", Ftan
Concorso di Studio, 2016
Il progetto parte da un’analisi urbanistica del villaggio esistente, che ha permesso di individuare alcuni elementi divenuti punti chiave della proposta: le costruzioni lungo la strada, lo spazio pubblico tra gli edifici, gli allineamenti e le proporzioni architettoniche.
Particolare attenzione è stata rivolta verso lo spazio aperto verde, che nello sviluppo progettuale assume un ruolo importante, nel connettere gli edifici al contesto naturale, garantendo una maggiore qualità degli spazi abitativi.
Gli spazi commerciali/artigianali/pubblici sono in diretto rapporto con la piazza.
Il caseificio è organizzato su un solo piano, rivolto verso la piazza e la strada, allo stesso tempo la sua posizione garantisce una efficiente organizzazione delle attività di carico/scarico, che risultano separate dallo spazio aperto pubblico, e accostate alle altre attività “di servizio” presenti sull’area, la raccolta dei rifiuti e il magazzino comunale.
Il parcheggio a raso è previsto a monte dell’area di progetto, la sua pavimentazione è pensata filtrante, per avvicinarsi al paesaggio naturale circostante.
Gli edifici riprendono proporzioni presenti nel contesto e sono proposti come architetture “massive”, in cui prevalgono le parti piene a quelle finestrate. Le aperture vengono intese come bucature del volume, in cui prevale la “massa”.
Arkadenplatz, Davos
Collaborazione Müller/Illien Zurigo
Concorso di idee, 2017
Dall’analisi della morfologia e tipologia degli spazi aperti lungo la Promenade, emerge che l’area di progetto presenta delle caratteristiche peculiari per cui la sua trasformazione in una piazza per gli abitanti e i turisti è un intervento urbano significativo che si ripercuote su un ampio brano di città. Tali caratteri riguardano innanzitutto le dimensioni e la posizione tangente la strada (gli altri spazi aperti sulla Promenade non sono qualificabili come piazze progettate, ma sono spazi di risulta tra gli edifici o slarghi perlopiù destinati a parcheggio), in secondo luogo l’apertura sul paesaggio (lungo questo tratto di Promenade la percezione del paesaggio è limitata e ridotta a pochi scorci) e infine l’identità e riconoscibilità data dalla presenza dei portici (gli edifici sono protetti per il loro pregio architettonico e costituiscono traccia e memoria storica).
Fernando Giovanoli (Partner)
1967 | nato a Soglio |
1983 - 1987 | scuola professionale a Samedan (disegnatore) apprendista disegnatore a Maloja (GR) presso Renato Maurizio |
1987 - 1988 | lavoro come disegnatore a Maloja (GR) presso Renato Maurizio |
1988 - 1992 | diploma alla scuola tecnica superiore di Lugano (STS) |
1989 - 1991 | rilievo e inventario insediamenti di Isola, Fex, Cavril, Blänca |
1992 - 1994 | architetto a Riva San Vitale (TI) presso Galfetti & Hunziker |
1992 - 1994 | piano di sviluppo villaggio di Riva San Vitale |
1994 - 1998 | studio di architettura a Soglio |
1999 | architetto libero professionista nello studio Ruinelli Associati a Soglio |
2000 | studio di architettura Ruinelli Associati Architetti SIA Soglio con Armando Ruinelli |